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O - Z | |||||||||
SOUTH | |||||||||
Opera in un atto per voci, percussioni, harmonic whirlies, hang, vento e rumori Musiche di Mirto Baliani, John Dowland, Gérard Grisey, Alvin Lucier, Steve Reich, Iannis Xenakis Sul tema di "Away to the South" (da "Il Meraviglioso Mago di Oz" di F.L. Baum) |
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produzione Opera Futura Laboratori per un Nuovo Teatro Musicale, Teatro Comunale di Ferrara ideazione Luigi de Angelis e Chiara Lagani con Fiorenza Menni progettazione scenografie Nicola Fagnani (Atelier OperaOvunque) Opera Futura Laboratori per un Nuovo Teatro Musicale è un progetto ideato e coordinato da Giordano Montecchi |
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“South” è un'opera musicale, la nuova produzione che si inscrive nel progetto pluriennale che Fanny & Alexander dedica a “Il meraviglioso Mago di Oz” di Frank L. Baum. Dopo “Dorothy. Sconcerto per Oz”, in cui un ciclone emblematico, quello famoso della storia del Mago, diveniva figura generativa di un vero e proprio nuovo modello di opera musicale - ispirato alle Europeras di Cage - fondendo più piani sonori in un unico livello di compresenze, “South” si propone di continuare e radicalizzare questa stessa linea di ricerca, avvalendosi, anche in questo caso, della presenza live di alcuni musicisti (percussionisti e cantanti) e attori. La protagonista, Dorothy, una specie di avatar per lo spettatore in questo viaggio attraverso il mondo di Oz, abbandonata dal mago che non può esaudire il suo desiderio di tornare a casa, decide di recarsi a Sud, dove Glinda, la strega di quel segno, saprà forse aiutarla. Trattasi un luogo o vento allusivo, misterioso, difficilmente definibile: apparentemente è un semplice teatro, o una strana sala in cui s’attende qualcosa sotto lo sguardo immobile dell’effigie del mago; presto si trasfigura però in un vero e proprio universo autonomo, un luogo-organo di un corpo più complesso in cui ogni singolo segno, ogni traccia visiva uditiva tattile olfattiva diventa sempre un nuovo gradiente della temperatura complessiva e della richiesta fondamentale che Dorothy, la protagonista, esprime col suo percorso e attraversamento. “South” sprofonderà Dorothy, e con lei lo spettatore, in una cupa notte, un buio percussivo e vorticoso, da cui nascerà una nuova lingua, quella ritmica, del battito, la lingua lunare animalesca e notturna della Strega di quel vento, una creatura nata forse da quel mondo sonoro in cui Dorothy si è immersa e trasfigurata. Il progetto si propone di rivisitare e riconsiderare i meccanismi retorici dell’opera musicale in funzione della rilettura di un mito chiave della letteratura occidentale e a partire da un variegato repertorio contemporaneo che viene rivisitato in funzione del nuovo organismo sonoro che si va per strati a creare. La ricerca di Fanny & Alexander è condotta da un'equipe allargata, ovvero in collaborazione con altri artisti come il gruppo teatrale Teatrino Clandestino e gli ensemble musicali Melodi Cantores e Nextime, il laboratorio di scenografia OperaOvunque, l'agenzia Canvas Management, nell'ottica di una ridefinizione in senso dinamico degli elementi costitutivi di una produzione musicale. |
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