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Ada, cronaca familiare | |||||||||
Premio Speciale Ubu 2005 | |||||||||
una produzione
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presentazione | gli episodi | |||||||||
introduzione | Il progetto parte dal romanzo di V.Nabokov, Ada o ardore e si prefigura di indagare due percorsi paralleli: da una parte l’amore incestuoso tra Ada e Van, sorella e fratello, nel corso di un’intera esistenza, caleidoscopico e parodistico giardino delle delizie sempre postulato, mai veramente concluso, epopea del tradimento, del triangolo, della sinestesia amorosa, esistenza-capolavoro che non ha tempo, autobiografia a quattro mani che si esaurisce con la stessa morte dei due protagonisti; dall’altra il percorso sotterraneo, nascosto del lettore-spettatore di fronte all’opera, i suoi rispecchiamenti, i suoi punti di vista, le trappole che gli vengono tese, il suo sprofondamento nell’opera, nella letteratura e i suoi distacchi, i suoi tradimenti… |
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forme di rappresentazione | Vista la mole del romanzo (il più
complesso e barocco di Nabokov) e le numerose stratificazioni che si
possono cogliere al suo interno, ci si è proposti di non
inscatolarlo in una sola breve composizione, ma sono stati individuati
otto episodi o momenti nodali, che si traducono in altrettanti movimenti
pensati per luoghi e spazi diversi. Poiché ogni episodio della cronaca è un approfondimento
tematico slegato da un ordine cronologico e indipendente dagli altri,
è possibile anche presentare uno o più episodi singoli autonomamente.
Questa forma di assoluta libertà e flessibilità dello spettacolo
si avvale della stessa strategia della prosa nabokoviana: la vibrante
indipendenza di ogni singolo elemento, che convive con l’ossessivo
ricorrere di modelli e simmetrie strutturali fondamentali. |
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il romanzo | Ada è un romanzo imperniato sull’idea di costruzione dell’opera d’arte, come rappresentazione della propria vita. Si tratta di una cronaca familiare, della memoria di un amore incestuoso di due fratelli. I protagonisti, Ada e Van, giunti alla vecchiaia, ripercorrono le alterne fasi della loro ossessiva vicenda di reiterati incontri e separazioni nello spazio di una geografia personale, che si fa immaginaria dove non può più essere reale. Van e Ada si amano dall’infanzia e si ameranno per sempre. La loro
sorellastra minore, Lucette, è perennemente esclusa dai giochi
amorosi degli altri due, e costantemente abbandonata alla frustrazione
e alla disperazione del suo isolamento. |
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la scena | L’idea dell’esperienza sinestetica che è alla base del romanzo di Nabokov, per cui si può definire il suo romanzo un’opera arcobaleno, viene riproposta nel progetto mediante la costruzione di dispositivi scenici adatti a luoghi intimi (dimore o teatri), dove lo spettatore possa percepire la possibilità di essere assorbito, inglobato, partecipare lui stesso in prima persona all’esperienza. Questa sensazione è supportata dall’utilizzo di strumenti musicali live, dalla spazializzazione dei suoni d’ambiente e dall’utilizzo di partiture il più vicine possibili al concetto di percezione sinestetica. Lo stesso lavoro drammaturgico e di scrittura segue linee, oltre che narrative, ritmiche e musicali, per cui gli attori, oltre che personaggi, sono spesso voci neutre delle partiture, che si intersecano nel mosaico sonoro. Se di un attore l’essenziale sarà solo la voce, se ne vedrà solo la bocca, se solo uno sguardo solo un occhio, ecc. Altra funzione nodale è quella del video o della pellicola 16mm: veri e propri riverberi della memoria, sempre parziali, mai utilizzati per esautorare le altre funzioni della macchina scenica, ma veri e propri echi dell’evocazione, che anticipano, domandano, mettono in crisi. |
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uno spettacolo-caleidoscopio | Lo spettacolo Ada, cronaca familiare è formato da più nuclei o “dimore”, cosiddette dai luoghi fisici o mitici che li caratterizzano, da cui si è deciso di partire. Essi possono prendere la forma di volta in volta di spettacolo, performance, installazione o concerto, e sono accompagnati da un percorso laboratoriale e di studio. Allo sviluppo del lavoro è sottesa una ricerca sulle forme e le possibilità sinestetiche nell’arte, condotta poeticamente sulla relazione tra la musica, il teatro, le arti visive e la letteratura. L’argomento drammaturgico è in partenza un materiale vulcanico in cui realtà e fiction si trasmutano senza posa l’una nell’altra, rispecchiandosi in maniera liquida e inafferrabile. Il gioco di specchi coinvolge tanto oggetti e soggetti della percezione quanto i diversi linguaggi espressivi chiamati a raccolta. Il tentativo illusionista riflette sulla fessura tra arte e artificio, non trascurando il fascino ingannatore dell’anamorfosi. Nel luogo dove differenti forme d’arte hanno combattuto insieme resta forse un vuoto d’aria linguistico, un’afasia fonetica, un’incerta e umbratile folgorazione visiva, alla cui genesi hanno concorso musicisti, scrittori, attori, pittori, fotografi, filmmakers, truccatori, ed altri artificieri. |
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Sinossi | Nel primo nucleo il tema è la ricostruzione del complicato albero genealogico di Ada e Van. Ada e Van, nel romanzo, ci sono dapprima presentati come cugini. Questa è semplicemente la verità “ufficiale” tesa a coprirne una più complessa. Le due gemelle Aqua e Marina, spose dei due cugini Demon e Dan, hanno tre figli, o almeno questo ci viene apparentemente fatto credere: Aqua è madre di Van, Marina di Ada e Lucette. In realtà scopriremo che Aqua non ha figli. Il suo unico figlio nato morto le viene sottratto e scambiato con uno vivo e vegeto, Van appunto, che in realtà è figlio di Marina e Demon, che hanno intrattenuto negli anni una relazione adulterina. Ada è il secondo frutto di quest’amore illecito, mentre Lucette è figlia legittima di Marina e del marito Dan. Le due gemelle, Aqua e Marina, sono le protagoniste del primo nucleo. Ardis Primo è l’Eden amoroso e infantile di Van e Ada. Villa Venus, luogo di piacere, è il luogo degli specchi e dei rimandi ossessivamente erotici. Ardis Secondo è il luogo della feroce gelosia. Il Lucinda Museum è il luogo della colpa, e della tragica sorte di Lucette, sorellastra di Ada e Van. Vaniada è luogo mitico della reciproca millenaria appartenenza. Inoltre, trasversalmente, Rebus per Ada estrapola ed estremizza la ricerca enigmistica di Ardis II, Adescamenti sviluppa il lavoro musicale di Ardis I e Ardis II in forma di concerto, e approfondisce la ricerca letteraria e linguistica in forma seminariale. Speak, memory, speak è il prodromo del progetto, prima indagine che riguarda il mondo nabokoviano. |
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episodi realizzati | Speak, memory, speak | Ardis I | Villa Venus | Ardis II | Rebus per Ada | Adescamenti - il concerto | Adescamenti - il laboratorio | Aqua Marina | Vaniada | N, O, X | Lucinda Museum | Promenada | | ||||||||
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