Spettacoli
       
      Ponti in core
       
     
       
     

di e con Fanny & Alexander

       
      Si parte dalla visione di un ovale da teatrino anatomico irrorato come un muscolo cardiaco, ferocemente privo di possibilità frontali.
Luogo di necroscopie e giardinaggi, luogo di autoesposizione da teca, da piccolo centrino, da pizzo sacro con al centro minuscoli bambini, bambini inghirlandati di perline.
Museo-mausoleo, casa di collezionisti: l’ossessione ha per tema il cuore, organo sovrano, concentrato simbolico di plus-vita da denso muscolo, di cardiodore, di sentimento e sentimentalismo, del patetico, il più lacrimoso e volgare stereotipo oggetto di culto, che porta in trionfo se stesso, semplificato nodo centrale di rituali egolatrici, ridicolissimi e molto lacrimosi.
Ministri del rito e abitanti del luogo sono due figure, Dorotea e Cipresso, che coltivano e allevano, compagni del gioco, guardiani di tutto.
       
     

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