|
|
|
ideazione Luigi de Angelis e Chiara Lagani
regia Luigi de Angelis
drammaturgia Chiara Lagani
scene e luci Luigi de Angelis e Antonio Rinaldi
macchine del suono Mirto Baliani
costumi Chiara Lagani e Sofia Vannini
allenamento metrico e vocale Marco Cavalcoli
fotografia Enrico Fedrigoli
con Filip Bilsen, Maarten Goffin, Mauro Milone
voci Alessandro Argnani, Chiara Lagani
atelier scenografico: direzione Antonio Rinaldi, partecipanti Elisa Eusebi, Elisa Martinetti, Francesca Merciari, Roberta Strada, Sofia Vannini, con Paolo Carrioli, Giovanni Cavalcoli, Marco Fellini e Marco Molduzzi
sartoria Laura Graziani Alta Moda con Sofia Vannini
consulenza elettrotecnica Andrea Catalano
catering Valentina Ciampi e Marco Molduzzi con Anna Maria Bollettieri, Maria Antonietta d'Errico, Loretta Masotti
promozione Valentina Ciampi e Marco Molduzzi in collaborazione con Ifat Nesher per Canvas Management e Giusi Tinella per ONDA
ufficio stampa Marco Molduzzi
logistica e web editing Sergio Carioli
amministrazione Antonietta Sciancalepore, Marco Cavalcoli
produzione Fanny & Alexander, STUK Kunstencentrum, Het Toneelhuis, Drodesera>Centrale Fies
si ringraziano Catherine Boving, Caterina Crepax, Maarten de Pourcq, Koen De Preter, Enrico Fedrigoli, Laura Graziani, Elisabetta Gulli Grigioni, Geert Hellemans, Gerardo Lamattina, An-Marie Lambrechts, Idolina Landolfi, Caterina Marrone, Giancarlo Nanni e il Teatro Vascello di Roma, Paula Noah de Angelis, Venerina Panzavolta, Rodolfo Sacchettini, Luc Van der Stockt, Toon Van Hal, Museo Carlo Zauli di Faenza, Nadia Ranocchi e David Zamagni, Rocco Zuffa
un grazie speciale a Roberto Magnani
Le lingue impossibili "parlate" nello spettacolo sono liberamente tratte o ispirate ad alcune lingue impossibili letterarie e/o storiche: la tiptostenografia dell'uomo Tommy ("Nuove rivelazioni della psiche umana. L'uomo di Mannheim" di Tommaso Landolfi), il Solresol di Jean François Sudre, il linguaggio poetico per balbuzienti della letteratura potenziale (i versi eco della "Poétique curieuse" di Brunet). Il medaglione acustico finale, "Aga magéra difùra", è un omaggio alla bellissima, dannata lingua di Y. del "Dialogo dei massimi sistemi", di Tommaso Landolfi. |