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Edizione a cura di Fanny & Alexander

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dei rispettivi proprietari

Direttore e responsabile editoriale:
Chiara Lagani
Recapito e-mail

Hanno collaborato a questo numero:
Luigi de Angelis, Matteo R. Arevalos,
Sergio Carioli, Marco Cavalcoli,
Marco Molduzzi, Chiara Lagani,
Hans H. Oppermann, Pierpaolo Spadoni.

Si ringraziano:
The Barcelona Review e Jill Adams,
Paola Noah, Ezio Raimondi, P-Bart,
i curatori del sito di Jankélevitch.

 
  n. 2 - settembre/ottobre 2002
  Editoriale
 

LE VRAIS FAUX

Questo numero è dedicato all’imponente tema della menzogna. La menzogna è il punto ineliminabile di partenza di ogni forma di rappresentazione, di ogni riflessione sui linguaggi artistici - che sono poi i linguaggi mimetici per eccellenza. A partire dall’etimo (e cioè dalla verità), il vocabolo greco che indica proprio il concetto di “verità” (alétheia) procede per negazione dal verbo lanthàno, e dunque è i ntriso di Lete, e connesso inscindibilmente all’oblio. Ma per contrasto esso è legato anche alla memoria, alle arti della memoria: letteratura, teatro e retorica, ma anche politica, filosofia, psicologia. Intransigenze di questo numero, a partire da una famosa trattazione della menzogna politica disegnata dal filosofo Alexandre Koyré tenta di affondare in questo denso tema. Si prosegue con un estratto da una lezione sul barocco moderno e su Gadda (sovrano del linguaggio come “pasticcio”, dell’epressione ingarbugliata e dunque specificamente incline al gioco della menzogna) di Ezio Raimondi. Infine si arriva al teatro di Aristofane, con "Le Nuvole", in cui troviamo addirittura il discorso menzognero incarnato in personaggio ed impegnato in singolar tenzone con il discorso vero, ma dove, inoltre, la categoria verità-menzogna diventa un nesso altalenante fondamentale per la stessa esistenza del contratto drammatico, quello che lega il pubblico alla rappresentazione, e che costituisce l’essenza stessa del guardare e dell’essere guardati, dunque dello stesso fare teatro.
Qualche legame tematico si trova anche in Lemmata. Troverete i consueti rompicapo di Humpty Dumpty in Scrabble, e anche una sorpresa per i nabokofili gentilmente offertaci da The Barcelona Review. Krolik si diletta invece con straordinarie intuizioni entomologiche; da non perdere il delizioso medaglione musicale bifronte che Salons ospita in quest'edizione.
Il numero è bimensile, prossimo appuntamento a novembre.

 
  Indice
 

LEMMATA
Glosse per un linguaggio incandescente: verità, menzogna, malinteso... Ma anche terrorismo, scultura...

L'ANGOLO DEL DOTTOR KROLIK
"Lo scarabeo spagnolo" di Ernst Jünger, a cura di Luigi de Angelis

SCRABBLE
"Rebus idillico" a cura di Humpty-Dumpty. Uno stuzzicante "Quiz Nabokoviano".

SALONS
"Frequenze disturbate": Howe Gelb a Urbino (di Marco Molduzzi), e un'intervista allo studioso pucciniano Hans Heinz Oppermann (di Matteo Ramon Arevalos).

INTRANSIGENZE
La menzogna totalitaria, acutamente indagata da Alexander Koyré, Gadda barocco moderno (appunti da una lezione di E. Raimondi), e La violenza del linguaggio nelle "Nuvole" di Aristofane (di Chiara Lagani).

LETTERE DA TERRA
Scienziati "versus" umanisti.

LACRIMAVAL
Riflessioni sulla violenza (di V. Jankélévitch) e "Nuovo teatro, vecchie istituzioni" di Marco Cavalcoli.

NOVIS SIMA
Una specialissima segnalazione di Sergio Carioli, e il calendario dei prossimi eventi.