Nel dicembre 2000 Fanny & Alexander inaugura la sua nuova maison, già battezzata Ardis Hall, padrino del nome Vladimir Nabokov. Ardis è nome che rammenta gli ardori, l'ardente di un complicato corpo opera fatto di persone, della loro attività artistica, del loro universo fantastico e della geografia del loro territorio d'origine, Ravenna bizantina.

Questa Ravenna, battezzata dalla critica teatrale italiana "felix", è la città dove da quasi venti anni il lavoro fertile del Teatro delle Albe ha creato una temperie e un clima culturale additato come esempio in tutt'Italia, e dove Fanny & Alexander lavora da ormai dieci anni, potendo contare dal 1999 sull'attenzione e il sostegno del Comune di Ravenna.

Ardis è il luogo di lavoro di Fanny & Alexander: qui hanno sede gli uffici, la sala prove, il laboratorio scenografico, il magazzino. E' anche uno spazio che si apre al pubblico per presentare, anche in collaborazione con Ravenna Teatro, spettacoli, mostre, eventi pensati ad hoc. Può essere utilizzato, nei periodi in cui non è impegnato da Fanny & Alexander, come sala prove, teatro di posa, o per ospitare laboratori e convegni.

Ardis è anche il luogo dei festeggiamenti.
Fin dalla sua inaugurazione sono state organizzate alcune cene, in occasione delle aperture pubbliche e degli spettacoli, in collaborazione con Pierpaolo Spadoni, grande artista della sperimentazione culinaria, nella convinzione assolutamente originaria che linguaggi teatrali e spettacolari e arte del servire, preparare e inventare cibi e pietanze siano correlati da un profondo nesso non solo ludico, ma assolutamente inevitabile come il grande dilemma carrolliano del mangiare o parlare (essere mangiati o presentarsi?).

Ardis Hall si trasforma allora in luogo dei festeggiamenti per eventi teatral-culinari battezzati Cene nella notte, una sorta di dopo teatro mangerecci, in collaborazione con Ravenna Teatro, nel corso della stagione di teatro contemporaneo. Lo scopo è quello di proporre questo nuovo spazio ravennate, che è lo spazio privato di un'associazione culturale della città, anche come possibile luogo per alcune proposte culturali a cui da sempre Fanny & Alexander ha aderito idealmente e fattivamente e che ora può aiutare a promuovere.

Il luogo che sarà battezzato "Ardis" nell'anno 2000, per Fanny & Alexander 10 anni prima, invece di essere grazioso sinonimo dei futuri ardori, era, sulla loro iniziale Antiterra, il nome d'un piccolo paese, trasferito poi attraverso la barriera d'un raddoppiato oceano, sull'opposto emisfero, dove si era disordinatamente disteso su tutta l'attuale palude ravennate, dalla Pialassa Piomboni alla Baiona.

Ma se, in termini spaziali terrestri, il luogo Ardis sarà diviso nei suoi componenti, con acqua tangibile e fango, a separare le nozioni meno politiche che poetiche di corpicini qualunque, una discrepanza più complicata sorgerà per quanto riguarda il tempo - non solo perché la storia dell'amalgama finale, ovvero la famosa e futura "geografia organica di Ardis" non va sempre d'accordo con la storia delle singole parti - ma anche perché, tra le due terre, l'Antiterra di dieci anni prima e la tanto agognata Terra la Bella dell'anno 2000, si apre una breccia cosmica di portata inimmaginabile.

Fu questo che indusse allora il gruppo ad architettare una storia sentimentale qualunque, a fondare la maison Fanny & Alexander, e a rielaborare la loro intuìta "fisica romanzata", non sapendo ancora a che distanza precisa si trovassero per loro Terra, il luogo Ardis, e gli altri possibili luoghi, con le loro mucche e casette, e se si trovassero nello spazio esterno o interno.

Ardis è la freccia (dal greco) che viene scoccata mille anni luce prima, da Antiterra, per trapassare per un breve istante gli zeri del secondo millennio e proseguire indefinitamente.

Ardis è uno strano corpo simile ai nostri personaggi, simile alla vita vera, simile alle vere opere. Esso contiene il primo Ca(sa)daver(m)e (di ceronettiana memoria) di Fanny & Alexander, quando ancora ci si occupava di pubbliche notomie, nello spettacolo Ponti in core; contiene anche l'esplosione gassosa del secondo corpo, Romeo e Giulietta – et ultra, e coincide perfettamente col paesaggio ripreso, filmato, a volo d'uccello, dei corpi futuri.

Ecco: il muscolo cardiaco è il terminal merci, vicino al cimitero, che è uno stomaco, o forse atrio o ventricolo del cuore stesso e l'Enichem è la milza. L'esofago, o forse piuttosto la giugulare, è il Canale Candiano (porto). I polmoni sono asimmetrici, eccoli: le Pialasse Baiona e Piomboni (paludi), i reni la Darsena di città, l'intestino Ravenna (Bisanzio). Tutto questo è Ardis, questa è la maison, Ardis Hall, qui è la Pineta, Ardis Park.

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